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5 tecniche di manipolazione psicologica: scopri le spiegazioni dell’ipnologo Charlie Fantechi

5 tecniche di manipolazione psicologica: scopri le spiegazioni dell'ipnologo Charlie Fantechi

Hai mai avuto la sensazione di essere suonato come un violino in una sinfonia di manipolazione? Capita a tutti, prima o poi, di entrare nel mondo selvaggio dei trucchi psicologici in qualità di vittime. Ciò non vuol dire, però, che non si possa uscirne.

La psicologia è un campo complesso che può essere usato sia in modo positivo che negativo. Se da un lato può essere utile per comprendere il comportamento umano e promuovere la salute mentale, dall’altro può essere usata per manipolare e ingannare gli altri.

Dal fearmongering al gaslighting, in questo articolo esploro alcuni dei più comuni trucchi di manipolazione psicologica che le persone usano per raggirare gli altri (che sia in modo intenzionale o meno). Impariamo insieme come riconoscerli e come difendersi.

La comprensione di queste tecniche, infatti, può aiutare a proteggersi e ad affrontare le situazioni personali e sociali con maggiore consapevolezza e sicurezza.

5 tecniche di manipolazione psicologica e affettiva (con esempi e frasi)

Partiamo con un elenco delle 5 tecniche principali di manipolazione psicologica e affettiva con le quali è più probabile doversi scontrare, prima o poi. 

  1. L’incitamento alla paura. Si tratta di una forma di manipolazione psicologica in cui l’altra persona instilla la paura nell’altro utilizzando racconti esagerati di un pericolo imminente. Cercherà intenzionalmente di farti temere qualcosa facendo leva sulle tue insicurezze più profonde e amplificandole, facendoti credere che una situazione sia molto più pericolosa di quanto non sia in realtà. L’obiettivo del manipolatore è usare la paura e il senso di colpa per controllare il tuo comportamento.

    Ad esempio, potrebbe:

    minacciare di andarsene o di fare del male a se stesso o ad altri se non soddisfi le sue richieste o i suoi desideri;
    esagerare le conseguenze di una particolare azione o decisione, per esempio affermando che non potrà più fidarsi di te se farai una determinata scelta che non gradisce;
    – esprimere costantemente le sue paure e ansie per mantenerti emotivamente coinvolto nella relazione.
  1. Sensi di colpa. Mi riferisco a tutti quei comportamenti e quelle frasi con le quali si fa sentire in colpa l’altro, o lo si fa sentire responsabile delle emozioni, delle azioni o dei problemi di un’altra persona. Una volta che il manipolatore mina la tua autostima e la tua autonomia, sfrutterà le tue emozioni per farti fare qualcosa che altrimenti non faresti.

Un esempio banale è un’amica che ti fa sentire in colpa ogni volta che non puoi uscire con lei perché devi lavorare o studiare. Potrebbe dirti cose come “sono sola e ho bisogno di qualcuno con cui parlare”, oppure “nessuno vuole uscire con me” e “però io ci sono sempre quando hai bisogno di me”.

  1. Love bombing. Questa tecnica di manipolazione psicologica è molto difficile da identificare perché, all’inizio della relazione, potresti naturalmente sentirti lusingato dall’eccessiva attenzione o affetto del partner. Regali, sorprese, dichiarazioni d’amore e di devozione. Quando queste cose avvengono troppo presto e/o troppo spesso, si tratta di love bombing: una forma di manipolazione affettiva che viene utilizzata per stabilire il dominio e il controllo in una relazione creando un senso di dipendenza.

    Ecco alcune cose che potresti notare:

    richieste di un impegno troppo rapido (per esempio ti si chiede di convivere dopo due settimane di relazione);

adulazione intensa e costante (a tutti noi piacciono i complimenti, ma quando una cosa viene detta 10 volte al giorno è troppo);
– tanti, troppi regali;
tanti messaggi e telefonate (senza lasciarti il tuo spazio per i tuoi impegni).

  1. Vittimismo. Giocare la carta del “povero me” è una tattica spesso usata dai manipolatori per attirare l’attenzione e suscitare simpatia e senso di obbligo da parte dell’altro. Il loro obiettivo? Farti assecondare le loro richieste. Si dipingeranno come indifesi e innocenti e tu sarai il cattivo che non fa altro che far loro del male o quello che deve correre a “salvarli”.

    Questo comportamento può manifestarsi in vari modi, come ad esempio:

    dare la colpa a te per tutti i problemi e le questioni che sorgono nella relazione;

– manifestare in modo drammatico le emozioni (ad esempio, piangere o urlare eccessivamente);

– sottolineare continuamente la propria sofferenza e le proprie difficoltà.

  1. Ritenzione. Il rifiuto di comunicare autenticamente potrebbe essere un tentativo di controllare e dominare l’altro. Insidiosa e difficile da riconoscere, la ritenzione è una tattica di manipolazione psicologica che prevede che una persona trattenga di proposito l’affetto, l’attenzione o il sostegno come forma di punizione e come mezzo per ottenere potere o controllo su di te.

    Il rifiuto può essere:

    emotivo (ad esempio, essere emotivamente assenti, non essere presenti, non rispondere a messaggi o chiamate);

fisico (ad esempio, rifiuto di impegnarsi nell’intimità fisica);
finanziario (ad esempio, rifiuto di condividere il denaro);
comunicativo (ad esempio, rifiuto di condividere i propri pensieri, sentimenti o progetti).

manipolazione psicologica

Una delle tecniche di manipolazione psicologica più comune in amore

Il termine “gaslighting” è attualmente diffuso ovunque, quindi presumo che la maggior parte di chi legge lo conosca già. Si tratta di una delle tecniche di manipolazione psicologica più diffuse in particolare nei rapporti affettivi come quelli di coppia ma anche familiari.

Anche se negare la realtà e mettere in discussione la percezione e i ricordi di una persona è una forma comune di manipolazione psicologica, è difficile da individuare nella vita reale, soprattutto se non si sa cosa cercare.

Nella maggior parte dei casi, un gaslighter segue un piano in 3 fasi:

  • Negazione: nega di aver detto o fatto cose che sai essere accadute. Tieni d’occhio frasi come “Non l’ho mai detto”, “Non ti ricordi bene” e “Non è mai successo”.
  • Minimizzazione: sminuisce i tuoi sentimenti, facendoti sentire come se le tue preoccupazioni o emozioni fossero insignificanti. Fai attenzione a frasi come “Stai esagerando” o “Sei troppo sensibile”.
  • Senso di colpa: ti incolpa di cose che non sono colpa tua. Occhio a frasi come “La colpa è tua” o “È colpa tua se le cose non vanno bene”.

Come puoi vedere, questi trucchi psicologici possono essere usati per ottenere il controllo e l’influenza o per manipolare emozioni, pensieri e azioni.

È importante riconoscere queste tattiche e stabilire limiti e comunicazioni sane nelle relazioni. Cerca il sostegno di amici fidati, familiari o di uno psicoterapeuta se pensi di essere manipolato emotivamente da una persona vicina.

5 trucchi di manipolazione psicologica

Vediamo adesso altri piccoli trucchi di manipolazione psicologica. Molto probabilmente li avrai già sperimentati, ma non lo sapevi e ne rimarrai stupito, perché sono piuttosto facili da usare nella vita di tutti i giorni. 

  • La parola “perché“. Usare la parola “perché” in una richiesta ha un potente effetto psicologico: costringe il cervello a credere che ci sia un motivo valido per la richiesta. Puoi usare questo a tuo vantaggio, ad esempio, se vuoi chiedere un prestito a qualcuno: dirgli “puoi prestarmi questa somma perché negli ultimi tempi sto facendo meno vendite?” è sicuramente più efficace rispetto ad una richiesta senza “perché”. Ma allo stesso tempo stai attento a chi viene da te per chiederti qualcosa “perché…”
  • Le pause. Hai notato come i politici e gli oratori di professione usano le pause nei loro discorsi? Prima di annunciare una decisione importante, fanno una lunga pausa, molto efficace per attirare l’attenzione e la curiosità di chi li ascolta. La prossima volta, durante una riunione o una conversazione, fai una pausa appropriata prima di annunciare una cosa importante, per rendere la tua presentazione più efficace ed emozionante. Allo stesso tempo cerca di non farti fregare dalla pause altrui.
  • Contatto visivo. Quando incontri qualcuno per la prima volta, focalizzati sul suo colore degli occhi. Non perché il colore degli occhi sia realmente importante, ma perché in questo modo sarai in grado di mantenere il contatto visivo per un tempo sufficiente da contribuire alla costruzione di un rapporto di fiducia. Ovviamente, al contrario, ora puoi facilmente individuare chi utilizza questo semplice trucco con te. 
  • Chiamare per nome. Se vuoi creare legami affidabili con qualcuno, è importantissimo ricordare il suo nome quando lo incontri. Saluta gli altri utilizzando il nome. Dici “Ciao Mario” invece di dire solo “Ciao”. E non fermarti a questo: ricorda anche i piccoli dettagli che ti ha menzionato durante l’incontro precedente. Le persone si sentono importanti e rispettate quando si ricorda i dettagli che le riguardano e questo le porterà a sentirsi automaticamente in sintonia con te.
  • Il silenzio. Se dubiti che qualcuno ti stia mentendo, rimani in silenzio e mantieni il contatto visivo quando ha finito di parlare. Il silenzio e la tua attesa di maggiori informazioni lo spingeranno verso la verità. Quando tentiamo di obbligare qualcuno a dire la verità, lui/lei se ne uscirà con bugie e risposte manipolatorie o scapperà. D’altra parte, se rimaniamo in silenzio, c’è più probabilità che continuerà a spiegare arrivando pian piano a dire la verità.
manipolazione psicologica charlie fantechi

La manipolazione psicologica non è un reato ma puoi imparare a difenderti da quella maligna con libri e comportamenti 

Difendersi dalla manipolazione psicologica maligna è molto importante. Altrimenti il rischio è quello di restare per lungo tempo vittima del manipolatore e questo significa perdere il controllo della propria vita e consegnarlo all’altro. 

Ecco qualche consiglio.

1. Circondati di persone competenti e solidali. Se il manipolatore ti isola, diventi come una gazzella ferita nel bel mezzo della savana: verrai sbranato vivo. Se ti sentirai isolato sarà molto più difficile prendere in considerazione opinioni e idee alternative rispetto a quelle del manipolatore, e anche ottenere informazioni generali che potrebbero trasformare il tuo processo decisionale. Non avendo nessun altro a cui rivolgerti, vedrai il manipolatore come l’unico esperto, anche quando non è così.

2. Ricordati costantemente i tuoi obiettivi e le tue priorità. I manipolatori sono al servizio di se stessi, quindi faranno di tutto per cercare di cambiare i tuoi sogni o screditarli. Questo può andare dal dirti apertamente che non avrai successo al farti pressione per accettare progetti al di sotto delle tue capacità o non in linea con il percorso che hai scelto. Chiarisci ogni giorno a te stesso quali sono i tuoi obiettivi e lo scopo di ogni compito, in modo che il manipolatore non possa convincerti a cambiare rotta. Così eviterai di essere coinvolto emotivamente in modo troppo negativo se il manipolatore ti crea difficoltà logistiche o relazionali.

3. Comunica le tue intenzioni. I manipolatori potrebbero cercare di fare disinformazione su di te, oppure potrebbero non darti le informazioni di cui hai bisogno per andare avanti correttamente. Più dici agli altri, verbalmente o per iscritto, ciò che vuoi, più sarà difficile per il manipolatore convincere gli altri a lavorare, intenzionalmente o meno, contro di te. Devi essere tu a dipingere il quadro di ciò che sei. E più testimoni hai di ciò che dici, meglio è.

4. Dici le cose come stanno. Uno dei motivi per cui i manipolatori si comportano così male, anche se hanno solo paura di fallire, è perché pensano onestamente di poterlo fare senza essere scoperti. Si aggrappano al loro ego e si convincono di essere troppo abili con i sistemi e le persone per far scoprire i loro piani, oppure si aggrappano alla sensazione che, non avendo mai pagato le conseguenze del loro comportamento, possano continuare a farlo.

Sgretola questa illusione con la massima chiarezza. Per avere un confronto efficace, è necessario prepararsi bene e passare all’azione con fatti, date e nomi di tutte le persone coinvolte. Tuttavia, il confronto non deve essere necessariamente una battaglia rude. È sufficiente esporre i fatti in modo rispettoso e presentare le opzioni per andare avanti. Una volta che il manipolatore saprà che sai come affrontarlo, sarà meno propenso a continuare a prenderti in giro.

5. Leggi. Ci sono tanti libri che trattano l’argomento della manipolazione psicologica e ti possono insegnare a difenderti. Potresti scoprire che in passato sei stato vittima di più di un manipolatore e magari hai fatto i passi giusti per liberartene senza una reale consapevolezza. Ma informandoti sull’argomento potresti riuscire ad evitare a monte di avere a che fare con persone tendenzialmente narcisiste e manipolatorie per lungo tempo.

Insomma, quando si deve interagire con chi si destreggia bene tra le tecniche di manipolazione psicologica non è facile, tuttavia è possibile imparare e difendersi. Ora sai come fare!

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