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Autosabotaggio: scopri cos’è, il suo significato in psicologia i sintomi e i migliori rimedi

Autosabotaggio: scopri cos'è, il suo significato in psicologia i sintomi e i migliori rimedi

Il comportamento autosabotante si riferisce ad azioni (o in alternativa, mancanza di azioni) intenzionali che minano il tuo progresso e ti impediscono di raggiungere i tuoi obiettivi. L’autosabotaggio, insomma, si verifica quando ostacoli il tuo stesso successo. E anche se ti sembra sorprendente, alcune persone tendono a minare le proprie buone intenzioni e i propri obiettivi a lungo termine.

Se ti stai accorgendo che effettivamente ti capita di avere questo comportamento autodistruttivo, ti starai rendendo conto che ciò può avere un impatto negativo su quasi tutti gli aspetti della tua vita, comprese le relazioni e la carriera.

Qui proverò a spiegarti perché le persone si autosabotano, ti fornirò alcuni esempi di autosabotaggio e ti parlerò di alcune misure che si possono adottare per smettere di minare il tuo successo.

Il significato di autosabotaggio in Psicologia

Si parla di autosabotaggio quando un comportamento crea problemi nella vita quotidiana e interferisce con gli obiettivi di lunga data.

L‘autosabotaggio si verifica quando le azioni o i pensieri impediscono di realizzare ciò che in fondo si desidera davvero.

A volte lo si fa senza nemmeno rendersene conto, perché può manifestarsi sotto forma di schemi sottili. Ma in generale, quando ti autosaboti, i comportamenti e i modelli di pensiero che metti in atto creano ostacoli al raggiungimento dei tuoi obiettivi.

Non sempre le persone sono consapevoli del fatto che si stanno autosabotando, ma in ogni caso, collegare un comportamento a conseguenze autodistruttive non garantisce che una persona se ne disimpegni. Tuttavia, è possibile superare quasi tutte le forme di autosabotaggio.

Le terapie comportamentali possono aiutare a interrompere gli schemi radicati di pensiero e azione, rafforzando la deliberazione e l’autoregolazione. E anche le terapie motivazionali possono aiutare a riconnettere le persone con i loro obiettivi e valori.

Avere un comportamento autosabotante, in sintesi, significa ostacolarsi da soli. A volte si può essere molto consapevoli del proprio comportamento, come quando si procrastina un compito importante o non ci si attiene a un piano dopo aver preso degli impegni (ad esempio ti iscrivi in palestra e poi non ci vai). 

Altre volte il sabotaggio può apparire meno chiaro. Per esempio, potresti creare distanza tra te e il tuo partner dopo un momento di intimità, magari dopo che ti ha detto: “Ti amo”. In questo caso, forse ti stai preparando nel caso in cui la relazione non dovesse funzionare.

È ovvio credere di volere la felicità nella nostra vita, soprattutto nelle relazioni e nelle carriere. Perciò è sorprendente sapere che invece a volte mettiamo in atto comportamenti distruttivi che in realtà servono a rovinare le nostre possibilità di essere felici.

Il filosofo Alain de Botton sostiene che, anche se fondamentalmente tutti vogliamo la felicità, per molti di noi non è quello con cui siamo cresciuti e quindi mettiamo in atto comportamenti autosabotanti.

Poiché siamo cresciuti in ambienti in cui la felicità non esisteva, l’idea e la prospettiva di raggiungerla finalmente ci fa sentire spaventati o immeritevoli.

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Autosabotaggio conscio e inconscio

Ci si può ostacolare per diversi motivi, consapevolmente o inconsapevolmente. Le cause vanno dai problemi dell’infanzia agli effetti di relazioni precedenti. Altre ragioni per questo tipo di comportamento distruttivo variano dalla bassa autostima ai problemi di dissonanza cognitiva.

L’autosabotaggio è spesso un meccanismo di coping che si usa per affrontare situazioni stressanti e traumi passati. Purtroppo, in genere, peggiora i problemi e limita la capacità di andare avanti in modo sano.

Le persone che si autosabotano possono essere consapevoli delle loro azioni. Per esempio, una persona in sovrappeso e a dieta potrebbe sabotare consapevolmente i suoi buoni sforzi mangiando un’intera confezione di gelato. Oppure si agisce inconsciamente.

Ad esempio chi non rispetta una scadenza di lavoro, in apparenza potrebbe sembrare che sia in ritardo, ma in realtà ha paura di fallire e si autosabota mancando la scadenza, vanificando così il suo obiettivo di fare carriera in azienda.

Tra le cause più comuni dei comportamenti autosabotanti ci sono:

  • Infanzia difficile. Crescere in una famiglia disfunzionale può contribuire agli atti di autosabotaggio. Senza uno stile di attaccamento sicuro, si può avere uno stile di attaccamento ambivalente o evitante. Il nostro primo impegno con chi si prende cura di noi influisce sul modo in cui ci relazioniamo con gli altri.
  • Traumi relazionali. Se un tuo ex ti metteva costantemente in difficoltà, potresti sentirti ancora vulnerabile, ora hai una bellissima relazione, ma tradisci il tuo partner, o lo lasci continuamente senza un valido motivo perché non ti senti all’altezza di quella relazione o hai paura di essere ferito di nuovo.
  • Bassa autostima. Le persone con un’immagine negativa di sé e una bassa autostima sono particolarmente vulnerabili all’autosabotaggio perché si comportano in modi che confermano le convinzioni negative su di sé. Quindi, se sono vicine al successo, si sentono a disagio. Per tutta la vita si sono sentiti dire che avrebbero fallito e i comportamenti autosabotanti contribuiscono a far sì che questa profezia si avveri.
  • Dissonanza cognitiva. Le persone che manifestano comportamenti autosabotanti generalmente lottano con la dissonanza cognitiva, ovvero il disagio mentale che si prova nel sostenere due idee contrastanti allo stesso tempo. Gli esseri umani amano la coerenza tra le loro convinzioni e le loro azioni.

    Ad esempio, stai per sposare una persona fantastica, ma provieni da una famiglia disfunzionale, non credi in un matrimonio stabile e amorevole e tuttavia continui a pianificare il matrimonio. Vuoi un esempio legato al lavoro? Stai per acquisire un grande cliente e guadagnare più soldi che mai e invece di fare ciò che serve per andare avanti, ti trattieni perché non ti senti all’altezza. Così, ti ubriacate la sera prima dell’incontro con il cliente e lo perdi definivamente.

Autosabotaggio in amore: sintomi e cause

Quando le persone si autosabotano, mettono in atto comportamenti che interferiscono con il loro benessere o impediscono loro di raggiungere i loro obiettivi di lunga data e in una relazione, questo può concretizzarsi nell’impedirsi di avere un legame stretto e duraturo con il partner.

Sebbene le persone possano autosabotarsi nelle relazioni per molte ragioni, il comportamento è spesso radicato in un trauma.

Durante l’infanzia, le relazioni con chi si prende cura di noi possono avere un impatto duraturo sul nostro modo di relazionarci con gli altri. Le persone con una storia di relazioni insicure possono pensare automaticamente che quelle future siano destinate a fallire.

Le ricerche confermano la teoria secondo cui l’autosabotaggio può essere una forma di autoprotezione. Come già detto, se una persona ha paura di essere ferita o abbandonata, potrebbe sabotare una relazione, inconsciamente o intenzionalmente, per cercare di evitare danni futuri.

La paura dell’abbandono o dell’intimità è una delle cause principali dell’autosabotaggio, ma la ricerca mostra che le persone possono autosabotarsi anche per altri motivi.

Per esempio, i problemi di fiducia, le limitate capacità relazionali, le aspettative irrealistiche o la bassa autostima sono tutti fattori comuni nelle relazioni che si autosabotano. Inoltre, sappiamo che questi comportamenti spesso si ripetono in più relazioni.

Poiché l’autosabotaggio non è sempre consapevole, può essere difficile da individuare. Tra i segni di autosabotaggio si annoverano il gaslighting, le critiche, la difficoltà a mantenere le relazioni e la gelosia.

È importante riconoscere il modo in cui si sta sabotando la relazione, per poter interrompere il comportamento prima che sia troppo tardi.

La terapia può aiutare chi è in difficoltà a sviluppare una maggiore autoconsapevolezza e comprensione per evitare che il comportamento vada avanti.

Per darti un’idea più precisa, ecco 5 sintomi di autosabotaggio in una relazione di coppia.

  1. Problemi di fiducia. Come già detto, le persone inclini ad autosabotarsi spesso faticano a fidarsi del proprio partner. L’insicurezza nelle relazioni dovuta alla mancanza di fiducia può portare ad accuse e comportamenti gelosi. In alcuni casi, chi si autosabota può cercare le prove di un tradimento, anche quando non ci sono indicazioni che il partner abbia fatto qualcosa di sbagliato.
  1. Gaslighting. È una forma di manipolazione e di abuso emotivo in cui qualcuno fa dubitare un’altra persona dei suoi ricordi, esperienze o sentimenti. Chi si autosabota costantemente può negare di aver commesso un’infrazione o ignorare i sentimenti del partner quando viene messo di fronte ai suoi comportamenti.
  1. Critiche eccessive. Un’altra forma comune di autosabotaggio è la ricerca di scuse per lasciare una relazione. Quando alcune persone si autosabotano, possono fissarsi sulle emozioni e sugli aspetti negativi di una relazione, ignorando gli aspetti positivi. Possono criticare i comportamenti del partner, litigare e cercare difetti in tutto ciò che fa.
  1. Evitamento. Mentre alcune persone che si autosabotano cercano i problemi, altre possono cercare di evitare completamente il conflitto. Ad esempio, chi si autosabota può rifiutarsi di parlare dei problemi con il partner, insistendo che le cose vadano bene. Le persone che si autosabotano possono anche negare i propri sentimenti o desideri nelle relazioni sentimentali.
  1. Infedeltà. Non è raro che le persone che si autosabotano mettano in atto comportamenti deliberatamente offensivi. Potrebbero tradire, ad esempio, per dare al partner un motivo per lasciarlo. Non è nemmeno raro che giustifichino il loro comportamento malsano sostenendo che stanno solo “ferendo il partner prima di essere feriti”.

Per porre fine a un comportamento autosabotante, la consapevolezza di sé è fondamentale e ciò vale  anche per l’autosabotaggio che avviene all’interno delle relazioni d’amore. Se riesci a riconoscere gli schemi di comportamento distruttivi, puoi prendere provvedimenti per prevenirli in futuro. Sappi che puoi anche lavorare per costruire le abilità che ti possono aiutare a creare relazioni sane e intime.

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4 modi per eliminare i comportamenti autosabotanti

Se tendi all’autosabotaggio sappi che questa non è una condanna a vita. Ci sono dei modi efficaci per eliminare i comportamenti autosabotanti ma tutti sottendono la capacità di capire che ti stai facendo lo sgambetto da solo ripetutamente. Una volta capito o per lo meno, una volta che cominci ad avere il sospetto di tendere all’autosabotaggio, allora sei pronto a cominciare a lavorarci su.

  • Assumiti le tue responsabilità. Per smettere di autosabotarsi, è necessario assumersi la responsabilità del proprio comportamento. Innanzitutto, riconosci il ruolo che hai avuto nel danneggiare le tue relazioni passate o altri aspetti della tua vita. Una volta che hai affrontato questi comportamenti, puoi lavorare per cambiarli.
  • Identifica i fattori scatenanti. Se hai una storia di sabotaggio inconscio in qualche campo della tua vita, cerca di capire cosa scatena il tuo comportamento. Tendi a fare retromarcia appena il tuo partner esprime il bisogno di impegno? Fai ripetutamente gli stessi errori sul lavoro anche se sapresti benissimo evitarli? Una volta capito cosa scatena le tue paure, puoi trovare modi più sani per affrontare la tua vita.
  • Condividi i tuoi sentimenti. Quando parliamo di autosabotaggio in amore, esprimere i propri sentimenti al partner può essere difficile quando si ha paura dell’intimità o dell’abbandono. Tuttavia, aprirsi su ciò che si prova può aiutare l’altro a capire cosa stai passando. Solo imparando a comunicare con il partner, potrete lavorare insieme sui problemi.
  • Cerca un aiuto professionale. L‘autosabotaggio può essere profondamente dannoso, ma anche sottile e difficile da individuare per chi non è un esperto. Ecco perché questi comportamenti non sono facili da superare. Lavorare con uno psicoterapeuta può aiutarti a identificare i comportamenti problematici e a guarire dai traumi del passato. Con l’aiuto di un professionista, puoi sviluppare capacità di coping essenziali e lavorare per porre fine al ciclo di comportamenti autosabotanti.

Come aiutare un partner autosabotante

Se ti trovi in una relazione con una persona che manifesta comportamenti autosabotanti, ricorda prima di tutto che che non è colpa tua. Allo stesso tempo, non cercare scuse per il suo comportamento. L’autosabotaggio può essere profondamente doloroso per entrambi, quindi difenditi e chiedi al tuo partner di assumersi le tue responsabilità.

Un’altra cosa importante è fornire un rinforzo positivo quando necessario. Molte persone con una storia di autosabotaggio non sanno come dovrebbe essere una relazione sana e quindi, se vorrai, tocca a te insegnarglielo.

Quindi, quando il tuo partner ti parla dei suoi sentimenti o prende provvedimenti per affrontare i suoi comportamenti distruttivi, offrigli sostegno e incoraggiamento. Fagli capire che apprezzi i suoi sforzi per rompere il ciclo.

Ultimo, ma non meno importante, incoraggialo a cercare aiuto. Anche se puoi dare al tuo partner autosabotante amore e sostegno, da solo non puoi risolvere i suoi problemi, quindi incoraggialo a chiedere aiuto ad uno psicoterapeuta per andare alla radice dei problemi e risolverli.

In sintesi, se ti sei accorto di avere comportamenti autosabotanti o li hai individuati in qualcuno che ami, prendere coscienza del problema e guardarsi dentro per capirne le cause sono i primi passi fondamentali, e con un percorso di psicoterapia e di crescita personale è possibile davvero lasciarseli alle spalle per sempre.

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