Ti viene in mente un narcisista che conosci? Qualcuno potrebbe pensare a Donald Trump o a Elon Musk, entrambi spesso etichettati come tali sui social media. Ma è probabile che tu abbia incontrato nella tua vita narcisisti che non assomigliano affatto a Trump o a Musk.
Gli psicologi clinici hanno notano, infatti, che i narcisisti non sono tutti uguali. Possono funzionare molto bene, con carriere di successo e vite sociali vivaci, o molto male. Possono anche presentare (o meno) altri disturbi, dalla depressione alla sociopatia.
Generalmente si tratta di persone descritte come arroganti e pompose che bramano l’attenzione altrui, ma il narcisismo si presenta anche in forme “vulnerabili” o “nascoste“, il ché porta gli individui a soffrire di angoscia e fluttuazioni dell’autostima.
Ciò che queste persone (apparentemente) opposte hanno in comune è l’estrema preoccupazione per se stessi.
Molti psicologi che si occupano di pazienti narcisisti affermano che la grandiosità e la vulnerabilità possono coesistere nello stesso individuo, manifestandosi in modo diverso, anche se questi due tratti non sempre si sovrappongono.
Certamente oggi la psicologia sta raggiungendo una migliore comprensione del narcisismo e sembra confermare che la vulnerabilità sia il lato nascosto della grandiosità del narcisista. Ma andiamo più nel dettaglio…
La definizione di narcisismo in psicologia
I narcisisti occupano un posto di rilievo nell’immaginario popolare e l’etichetta “narcisista” è ampiamente utilizzata per indicare le persone che sembrano troppo piene di sé.
Possiamo definirlo come uno stile di personalità egocentrico, caratterizzato da un’eccessiva preoccupazione per se stessi e per i propri bisogni, spesso a spese degli altri.
Si ritiene normale e sano un grado moderato di narcisismo negli esseri umani, ma esistono anche forme più estreme, osservabili in particolare nelle persone affette da malattie mentali come il Disturbo Narcisistico di Personalità (DNP), individuato da Robert Raskin e Calvin S. Hall nel 1979, in cui la tendenza narcisistica diventa patologica.
Il narcisismo, infatti, è considerato uno spettro. Ciò significa che il tratto narcisistico è normalmente distribuito nella popolazione, con la maggior parte delle persone che si colloca al centro e alcune all’estremo. Il NPI (Narcissistic Personality Inventory), è la misura più comunemente utilizzata per valutarlo.

Le caratteristiche del narcisista
È facile descrivere come narcisista una persona che passa un po’ troppo tempo a parlare della sua carriera o che non sembra mai dubitare di se stesso, ma la questione è più complicata di così.
Il narcisismo non rappresenta necessariamente un eccesso di autostima o di insicurezza. Più precisamente si riferisce alla fame di apprezzamento o ammirazione, il desiderio di essere al centro dell’attenzione e l’aspettativa di un trattamento speciale che rifletta la percezione di uno status superiore.
Ma come si riconosce un narcisista? In sintesi potremmo dire con la mancanza di empatia per gli altri, il bisogno di eccessiva ammirazione e la convinzione di essere unici e meritevoli di un trattamento speciale. Se conosci qualcuno che mostra costantemente questi comportamenti, potresti avere a che fare con un individuo altamente narcisista.
E in questo caso come gestirlo? La relazione con un narcisista può essere profondamente frustrante e angosciante. Nella loro ricerca di controllo e ammirazione, le persone narcisiste possono manipolare e sfruttare gli altri, danneggiando la loro autostima e mirando persino ad alterare il loro senso della realtà.
Discutere con un narcisista sulle sue azioni, infatti, si rivela spesso infruttuoso. Una soluzione più efficace è stabilire dei confini e prendere le distanze emotive. Forse non puoi controllare i tuoi sentimenti nei confronti di una persona, ma puoi controllare il modo in cui interagisci.
Tagliare i ponti con un partner, un familiare o un capo narcisista, a volte, può essere la soluzione migliore, se non l’unica. Ma è utile riflettere sulle caratteristiche del narcisista che cui hai avuto a che fare, per evitare di trovarsi in scenari simili in futuro.
Qual è la differenza tra narcisismo e narcisismo patologico?
Il narcisismo patologico, o Disturbo Narcisistico di Personalità, è una condizione rara. Si stima, infatti, che colpisca solo l’1% della popolazione.
Il disturbo viene sospettato quando i tratti narcisistici compromettono il funzionamento quotidiano di una persona. Questa disfunzione causa tipicamente attriti nelle relazioni a causa della mancanza di empatia del narcisista patologico.
Può anche manifestarsi come antagonismo, alimentato dalla grandiosità e dalla ricerca di attenzione: considerandosi superiore, il narcisista patologico vede naturalmente tutti gli altri come inferiori e può essere intollerante al disaccordo.
Il DNP è caratterizzato generalmente da un senso gonfiato di autostima, dal bisogno costante di conferme esterne e dalla mancanza di empatia.
I narcisisti patologici possono esagerare i propri successi e talenti e sentirsi in diritto di ricevere un trattamento speciale. E qualche volta ciò nasconde un’autostima fragile che li porta a sentirsi minacciati facilmente da critiche o rifiuti.
In base ai criteri diagnostici, gli individui possono avere un disturbo narcisistico di personalità oppure no. In altre parole, la struttura del narcisismo clinico è categorica.
Al contrario, gli psicologi sociali, come abbiamo accennato prima, considerano generalmente il narcisismo come uno spettro nel quale non esiste un punto lungo il continuum del narcisismo in cui si passa da “normale” a “narcisista”.
Il Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali (DSM-5) classifica il narcisismo come un disturbo di personalità “drammatico, emotivo o irregolare”
I criteri diagnostici, secondo il DSM-5, sono i seguenti:
- Ha un senso grandioso di auto-importanza (ad esempio, esagera i risultati e i talenti, si aspetta di essere riconosciuto come superiore senza risultati commisurati).
- È preoccupato da fantasie di successo illimitato, potere, brillantezza, bellezza o amore ideale.
- Crede di essere “speciale” e unico e di poter essere compreso solo da, o di dover frequentare, altre persone (o istituzioni) speciali o di alto livello.
- Richiede un’ammirazione eccessiva.
- Ha un senso di diritto (vale a dire, aspettative irragionevoli di un trattamento particolarmente favorevole o di una conformità automatica alle sue aspettative).
- Sfrutta le persone per raggiungere i propri scopi.
- Manca di empatia: non è disposto a riconoscere o a identificarsi con i sentimenti e i bisogni degli altri.
- È spesso invidioso degli altri o crede che gli altri siano invidiosi di lui.
- Mostra comportamenti o atteggiamenti arroganti e altezzosi“.
Anche se il DNP può avere impatto significativo sulle relazioni e sul funzionamento personale, con un trattamento adeguato si può imparare a gestirlo ed a migliorare la qualità della vita.

All’estremo c’è il narcisismo perverso
Secondo lo specialista Paul-Claude Racamier il narcisismo perverso è un modo organizzato di difendersi da dolore o contraddizione interna, un modo di tirare fuori la sofferenza e farla affiorare altrove. Tutto questo a spese degli altri e godendo della sofferenza altrui.
Il narcisista perverso è una personalità tossica e manipolatrice che spinge la sua vittima al limite. Il suo stato di persecuzione va ben oltre le norme sociali. L’oggetto della perversione narcisistica, inoltre, è intercambiabile, poco più di una marionetta.
Generalmente, il disturbo narcisistico di personalità perverso si evidenzia in chi è cresciuto in una famiglia disfunzionale e ha subito violenze e abusi traumatici fin dalla più tenera età.
L’immagine di sé è talmente danneggiata che la personalità, come meccanismo di difesa, si disumanizza tagliandosi fuori dalle proprie emozioni. Il bambino crea quindi una sorta di bolla indistruttibile per proteggersi, disconnettendosi dall’empatia e dagli affetti.
Socievoli, carismatici e nascosti sotto la maschera di chi sembra essere apprezzato da tutti, sono spesso visti come persone umili e benevole verso i più dotati, ma ovviamente si tratta di una maschera sociale.
I narcisisti perversi sono instabili, fanno del male a chi li circonda, portano molta sofferenza e riescono a sconvolgere molte vite.
Ci sono benefici nell’essere narcisisti?
Dei narcisisti si parla male, e a ragion veduta. Neanche in questo articolo si sono fatti sconti, ma è arrivato il momento di spezzare una lancia nei confronti del narcisismo, seppur con le dovute cautele.
Le ricerche, infatti, hanno scoperto alcuni benefici del narcisismo. Ma attenzione, in questo caso siamo parlando di un narcisismo alto ma sub-clinico, quindi non patologico.
Tra questi una maggiore durezza mentale che porta ad avere prestazioni ottimali in situazioni di alta pressione e quindi risultati più elevati a scuola e sul lavoro.
Un maggiore senso di autostima può anche rendere una persona più motivata e assertiva.
Altre ricerche hanno collegato il narcisismo a una minore incidenza di depressione.
I narcisisti tendono ad avere un intenso desiderio di potere, attenzione e affermazione, il ché può favorirli nel campo del management aziendale e nella carriera politica.
Insomma, i narcisisti possono essere leader di successo, anche se, una volta al comando, possono concentrarsi più sull’auto-promozione e sulla soppressione dell’opposizione che sull’avanzamento degli obiettivi, mentre la loro mancanza di empatia favorisce una scarsa lealtà.
Sfruttare solo i poteri positivi del comportamento narcisistico
Il narcisismo è generalmente percepito come un tratto negativo caratterizzato da un senso di autostima gonfiato, dal bisogno di ammirazione e dalla mancanza di empatia per gli altri.
Tuttavia, recenti ricerche hanno dimostrato che in alcune circostanze il narcisismo può avere effetti benefici, in particolare nel mondo del lavoro.
Gli imprenditori, soprattutto, sono individui che si assumono rischi finanziari e personali per avviare e gestire attività, e sono spesso caratterizzati da un forte senso di autostima, dalla volontà di sperimentare e dalla determinazione ad avere successo.
Questi tratti sono anche comunemente associati al narcisismo, il ché ha portato alcuni ricercatori a suggerire che potrebbe esistere un legame tra narcisismo e imprenditorialità.
Inoltre i narcisisti tendono a essere altamente creativi e sono spesso in grado di trovare soluzioni innovative ai problemi. Questa creatività è alimentata dalla fiducia in se stessi, che permette loro di credere nella propria capacità di creare qualcosa di nuovo e diverso.
L’idea che il narcisismo sia benefico e abbia degli aspetti positivi può sembrare contro-intuitiva. Tuttavia, alcune caratteristiche esibite dai narcisisti possono aiutare ad avere successo. Si tratta di imparare i tratti giusti ed evitare quelli che non lo sono.
Ecco qualche esempio.
- Fiducia e autostima.
Sia nel lavoro che nella vita, per avere successo, ci si deve assumere dei rischi, si devono prendere delle decisioni ed è importante credere in se stessi e nella propria visione. I narcisisti hanno un’abbondanza di fiducia in se stessi e di autostima, che può aiutarli a raggiungere i loro obiettivi.
Come i narcisisti, ci si dovrebbe sforzare di perseguire i propri obiettivi con determinazione, perseveranza e una fede incrollabile nelle proprie capacità. Affrontare le avversità con fiducia è ciò che li distingue. Quindi bisogna imparare a dominare la paura che deriva dall’assunzione dei rischi.
- Leadership.
Nel lavoro ci si può trovare a dover guidare team e gestire dipendenti. I narcisisti tendono ad avere forti capacità di leadership, poiché non hanno paura di essere al comando e di prendere decisioni.
Sono anche più propensi a essere carismatici e persuasivi, il ché può aiutarli a ispirare e a motivare il loro team. Chi gestisce un’azienda o un gruppo può imparare a essere deciso e a prendere in mano le redini. A differenza dei narcisisti, però, si può anche chiedere feedback al proprio team, per migliorare le proprie capacità di leadership.
- Networking.
Il networking è fondamentale per creare connessioni e trovare nuove opportunità nell’ecosistema imprenditoriale. I narcisisti tendono a essere molto bravi a fare rete, perché non hanno paura di avvicinare gli altri e creare connessioni.
Le capacità di auto-promozione dei narcisisti è ottima per attirare investitori e partner, ma deve essere seguita da fatti, cifre e verità, cosa che i narcisisti spesso evitano.
- Innovazione.
Sul lavoro, ma anche in altri aspetti della via, innovazione e creatività possono fare la differenza. I narcisisti tendono a essere molto creativi, perché hanno un forte desiderio di essere unici e di distinguersi dalla massa.
Sono anche più propensi a correre rischi e a pensare fuori dagli schemi. Sembrano fatti apposta per generare idee e soluzioni innovative.
In sintesi, è molto importante tenere ben presente ciò che significa narcisismo e saper individuare le persone affette da narcisismo patologico per imparare a gestire (o a troncare) le relazioni con loro.
Per contro, ci sono cose interessanti che puoi imparare dai narcisisti, tratti positivi che puoi fare tuoi e possono essere determinanti per una crescita personale e lavorativa.