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Paolo Crepet: scopri la visione e l’approccio del noto psichiatra sulla crescita personale

Paolo Crepet: scopri la visione e l'approccio del noto psichiatra sulla crescita personale

Chi, in Italia, non ha mai sentito parlare di Paolo Crepet? Paolo Crepet è un eminente psichiatra e psicologo che ha pubblicato un gran numero di libri ed è oggi molto presente in TV e sui giornali.

È diventato famoso per la sua profonda comprensione della mente umana e la sua abilità nel tradurre teorie, anche quelle più complesse, in parole semplici e comprensibili a tutti.

Leggendo i suoi libri ci si rende conto che Paolo Crepet è un autore straordinario, che è riuscito a cambiare la vita di molte persone con le sue parole, in particolare con le sue teorie sulla felicità e sulla genitorialità.

La sua filosofia della resilienza e della bellezza dovrebbero essere un punto di riferimento per la propria crescita personale, perché in grado di aiutare a trovare la forza e la motivazione per affrontare le sfide della vita.

I suoi libri non solo ci forniscono un metodo per orientarci nelle scelte della vita, ma ci invitano anche a guardare il mondo con occhi nuovi, a cercare la bellezza in ogni aspetto e a trovare il coraggio di superare le difficoltà.

Il messaggio principale di Paolo Crepet è che ciascuno di noi ha, in sé, la forza di affrontare le sfide che la vita ci pone davanti, purché si sia disposti ad avere un atteggiamento resiliente e a trovare la bellezza in ogni avvenimento, anche in quelli che ci sembrano avversi.

E dopo questa breve introduzione, andiamo più in profondità.

La carriera dello psichiatra Paolo Crepet (direttamente dal suo sito)

Se ne dicono molte su Paolo Crepet su Internet e in alcune biografie sembra che lui non sia uno psichiatra. Basta andare sul suo sito web, però, per trovare le notizie attendibili sul suo percorso di studi e sulla sua carriera.

Paolo Crepet si è laureato in Medicina e Chirurgia presso l’Università di Padova nel 1976. Nel 1985 ha conseguito la Specializzazione in Psichiatria nella Clinica Psichiatrica dell’Università di Padova diretta dal Prof. Luigi Pavan. Nel frattempo si è laureato anche in Sociologia (1980) presso l’Università di Urbino.

La sua carriera è stata caratterizzata da un approccio assolutamente innovativo e dalla volontà di divulgare le sue conoscenze e le sue teorie con il più ampio pubblico possibile.

Ecco perché Paolo Crepet ha pubblicato numerosi libri, che hanno avuto grande successo e che trattano argomenti come la resilienza, la gestione delle emozioni e le relazioni umane.

È certamente un professionista multi-sfaccettato, eclettico e, in una qualche maniera, eccentrico, che ha saputo coniugare la sue straordinarie competenze in psicologia con un poderoso impegno sociale.

Infatti non si è limitato a contribuire con le sue pubblicazioni di settore, ma ha anche partecipato a iniziative sociali, ha scritto libri di divulgazione ed è stato molto presente nei media. 

Questo lo ha portato a guadagnarsi la stima e l’ammirazione di un vasto pubblico, anche se non mancano i detrattori.

Certamente la sua passione per il cambiamento sociale e la sua volontà di rendere il mondo un posto migliore, attraverso soprattutto l’educazione delle nuove generazioni, sono fonte di ispirazione per tutti quelli che si fanno delle domande su se stessi e sul mondo di oggi e che vogliono affrontare le sfide della vita moderna.

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La felicità secondo Paolo Crepet, libro dopo libro

Uno dei temi principali delle pubblicazioni di Paolo Crepet è senza dubbio la felicità, quella condizione che inseguiamo ogni giorno e che spesso sembra sfuggirci.

Percorriamo insieme, in ordine cronologico, i principali testi scritti dallo psichiatra, nei quali si parla di questo argomento, sperando che possano incuriosirti e incoraggiarti alla lettura.

Nel 2010 Crepet pubblica il libro “Perché siamo infelici” insieme ad altri quattro tra i maggiori psichiatri e psicoanalisti italiani e un genetista. L’obiettivo è indagare appunto la condizione umana dell’infelicità, e come si può supporre, sei professionisti di grande spessore non potevano dare facili risposte.

Qualsiasi sia il nome che si può attribuirle –  malinconia, depressione, angoscia, pena, tristezza – il libro indaga sulle radici di ciò che potremmo riassumere con la parola “infelicità”, cercando di restituire dignità a una condizione umana che al giorno d’oggi viene stigmatizzata.

Si tenta di esorcizzarla, di conviverci, di narcotizzarla, di addomesticarla, di farne una malattia da curare con i farmaci e in alcuni casi di negarla.

Nel libro si riflette anche sul fatto che il concetto di infelicità si è oramai allargato a dismisura, tanto da farci sentire come patologica ogni mancanza nelle nostre prestazioni ed emozioni. Ma gli autori si chiedono: siamo certi che l’infelicità sia una malattia?

Nel 2013, poi, arriva “Impara a essere felice”, un libro che dovrebbe leggere chiunque voglia intraprendere un percorso di crescita personale ed essere in grado di allevare in quest’ottica i propri figli.

Il libro è dedicato a tutti coloro per cui lagnarsi è diventata un’abitudine, qualcosa con cui si difendono e che hanno imparato sin dall’infanzia, ma che hanno deciso di combattere questo atteggiamento, cominciando una vera e propria rivoluzione personale.

In questo libro Crepet dimostra come educare a una felicità autentica (che non dovrebbe mai essere confusa con la gioia fine a se stessa) rappresenta il compito primario di ogni adulto e di ogni insegnante per far crescere le nuove generazioni più forti e libere.

Nel 2021 viene pubblicato “La fragilità del bene”. In questo libro Crepet si interroga sull’amore, ma anche su un sentimento “più dogmatico dell’amore”, ovvero l’amicizia e, infine, sulla felicità.

Si tratta di un percorso alla ricerca della maturità affettiva che porta alla felicità: per raggiungerla, dobbiamo impegnarci ad avviare la rivoluzione della gioia e della positività spiegata magistralmente dello psichiatra, “perché essere felici può accadere molto più spesso di quanto immaginiamo, dobbiamo solo lasciare che accada”.

L’ultimo libro pubblicato da Paolo Crepet è uscito nel 2023 e si chiama “Prendetevi la Luna”. Un libro che è più che altro “una suggestione”, da leggere “non solo nei momenti difficili, ma anche in quelli di gioia, o quando si tende più alla rassegnazione che all’esaltazione”. Perché la luna, ci si potrebbe chiedere.

Perché è come i desideri: “implica il cercar le stelle proprio quando non ci sono o si teme siano nascoste da qualche parte dell’universo”. Crepet parte dalla considerazione che oggi più che mai siamo catturati dal presente e ce lo siamo fatto bastare, forse perché spaventati dal futuro o perché sazi di ciò che abbiamo.

E poi “la famiglia fatica nella propria funzione autorevole, la scuola è inzuppata di burocrazia e impermeabile al cambiamento, l’attenzione per l’ambiente, tentando di garantire un futuro benefico, rischia di ammalare la bellezza, mentre le tecnologie disegnano un mondo di relazioni mute e asservite a nuovi ordini categorici.

È come se il futuro proponesse messaggi controversi invece che rassicuranti. Eppure, non sono gli eventi che ci stanno cambiando, ma noi che cambiamo gli eventi.”

In questo contesto Paolo Crepet individua proprio la necessità, sociale e individuale, di cercare qualcosa di nuovo, anche se non tutti ci provano, né sentono questo bisogno.

Affrontando i temi a lui più cari, ovvero l’educazione, la scuola e la famiglia, in “Prendetevi la Luna” Crepet parla soprattutto ai più giovani incoraggiandoli a prendersi ciò che li rende felici.

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Paolo Crepet e il suo approccio alla crescita personale

Come avete intuito Paolo Crepet è un noto psichiatra che ha scritto e pubblicato moltissimi libri e articoli, diventando un punto di riferimento nel panorama psicologico italiano e non solo.

Crepet ha apportato notevoli contributi alla psicologia e può essere un autore molto interessante per chi ha intenzione di intraprendere un percorso di crescita personale, o magari lo sta già facendo.

I due concetti chiave della sua filosofia, sui quali vale la pena concentrarsi con particolare attenzione, sono la resilienza e la bellezza. 

La resilienza, infatti, è un ruolo fondamentale nel pensiero di Paolo Crepet. Stiamo parlando della capacità di adattarsi e prosperare di fronte alle avversità.

Quello di resilienza è un concetto complesso, perché essere resilienti non significa necessariamente opporti duramente alle avversità ma, più che altro, vuol dire comprendere come affrontarle in modo diverso a seconda delle situazioni.

A volte può essere necessario essere flessibili e creativi, altre volte, magari, si dovrà solamente assorbire il colpo, accettare la delusione e andare oltre.

Secondo Paolo Crepet ognuno di noi ha la forza interiore di affrontare le sfide della vita, purché sia disposto a riconoscere e utilizzare questa forza, che talvolta è innata e altre volte va appresa.

La resilienza viene intesa, quindi, come una lente attraverso la quale possiamo imparare a vedere la vita sotto una luce completamente nuova, anche quando si fa difficile, ma è così che ci saprà dare speranza e coraggio.

Oltre alla resilienza, Paolo Crepet pone grande enfasi anche sulla bellezza, intesa come lo splendore intrinseco della vita stessa e non solamente come bellezza estetica. Secondo Crepet, infatti, è possibile trovare la bellezza in qualsiasi aspetto della vita, anche nelle sfide e nelle avversità.

E se ti stai chiedendo che tipo di bellezza potresti trovare nei problemi e negli ostacoli che si frappongono tra te e i tuoi obiettivi, la risposta è che sono proprio le avversità a dare valore alla vita e ai risultati.

Quando le abbiamo superate, a posteriori, le guardiamo con un sorriso, ma se, invece, imparassi a vederne la bellezza anche quando te le ritrovi davanti? Potrebbe essere un cambio di prospettiva determinante per la tua crescita personale.

Come i libri di Paolo Crepet potrebbero aiutarti

I libri di Paolo Crepet non sono solo delle opere letterarie, ma rappresentano dei veri e propri strumenti pratici per la crescita personale, in grado di aiutarci ad affrontare le sfide della vita.

Ecco alcuni esempi per utilizzare il pensiero di Crepet per migliorare la tua vita.

  1. Imparare a gestire le difficoltà. Come suddetto la resilienza è uno dei concetti fondamentali della filosofia di Crepet. Quello che rende i suoi testi così potenti è che lo psichiatra non si limita ad esporre le sue teorie, ma riesce anche a fornire degli esempi concreti di come puoi applicare le teorie nella vita di tutti i giorni. Leggendo attentamente i suoi libri, infatti, puoi imparare che ogni avversità può essere affrontata e superata, se sei veramente disposto a farlo.
  2. Imparare a trovare la bellezza negli ostacoli. Abbiamo visto che un altro tema ricorrente nei libri di Paolo Crepet è quello della bellezza. Non si tratta solo ed esclusivamente di bellezza estetica, ma lo psichiatra si riferisce alla bellezza intrinseca nascosta in ogni cosa e situazione, anche in quelle apparentemente brutte e difficili. Crepet nei suoi testi insegna che, nonostante le difficoltà, la vita è ancora bella. Anzi che è bella anche perché contiene delle avversità: c’è bellezza anche nelle sfide più difficili. Questa prospettiva può aiutarti concretamente a mantenere un atteggiamento positivo e a trovare la forza per andare avanti.

Rialzasi e cadere secondo Paolo Crepet

Non ci insegna nessuno a rialzarsi, sono proprio le cadute a farlo. Questo, in sintesi, il messaggio che il famoso psichiatra ha lanciato attraverso una delle sue ultime interviste video che sta diventando virale sul web. E poiché tutti noi siamo “caduti”, almeno una volta nella vita, è con questo messaggio che si chiude questo articolo.

La vita può essere spietata. Ci troviamo ad affrontare sofferenze, problemi, malattie, morti e fallimenti. Se siamo resilienti, però, ci rendiamo conto che non dobbiamo disunirci e impariamo a capire anche quando è il momento di chiedere aiuto.

“Rialzarsi non te lo insegna nessuno se non le cadute. Sono le cadute che ti insegnano a rialzarti. Se uno vive le cadute, ci sono le debolezze e le fragilità. Io per esempio sono una persona molto fragile”, ha detto. Il messaggio, come sempre, dovrebbe risuonare forte e chiaro soprattutto per i genitori che tentano di proteggere i figli da qualsiasi problema e avversità. In questo modo, senza cadere mai, non si impara a capire le proprie debolezze e non si impara a rialzarsi da soli.

Ma è dalla capacità di guardarsi dentro, di conoscersi, di riconoscersi, di vedere le proprie fragilità e di provare a superarle, che arriva la spinta a rialzarsi. Quindi non avere paura di “cadere” perché è così che crescerai davvero e non avere neanche paura che i tuoi figli “cadano” perché è così che diventeranno davvero grandi.

DR.-FANTECHI---Psicologo,-Psicoterapeuta-Ipnotista

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