Il problem solving è una parte importante della nostra vita quotidiana, dal decidere cosa mangiare per cena fino al valutare se è il momento giusto per comprare una casa.
Avere buone metodologie e strategie di problem solving, quindi, risulta fondamentale per prendere decisioni e superare gli ostacoli che si frappongono tra te e i tuoi obiettivi.
In questo articolo, quindi, spieghiamo cos’è il problem solving, quali abilità è necessario sviluppare per imparare a risolvere i problemi meglio e più velocemente, il tutto con l’aiuto di un po’ di esempi.
Traduzione, definizione, sinonimo e contrario.
Che cos’è il problem solving per la psicologia cognitiva?
Il problem solving è esattamente quello che sembra: è la pianificazione e l’esecuzione intenzionale di soluzioni pratiche ai problemi che si presentano nella vita. La traduzione di questo termine inglese è letteralmente risoluzione di problemi.
Per quanto si cerchi di evitarli, i problemi si presentano sempre. Forse la strada che devi percorrere per andare al lavoro per una riunione è inaspettatamente chiusa. Magari il negozio di alimentari ha finito un ingrediente importante di cui hai bisogno per preparare la cena.
Oppure c’è un collega che sistematicamente si frappone tra te e il raggiungimento dei tuoi migliori risultati. Sei tu a decidere come reagire a questo tipo di situazioni: puoi lasciare che il problema ti frustri, ti blocchi e ti faccia perdere l’obiettivo.
Oppure puoi reagire mentalmente al problema, trovare una soluzione e avanzare verso il raggiungimento del tuo scopo.
In psicologia cognitiva, il termine problem solving si riferisce al processo mentale che le persone mettono in atto per scoprire, analizzare e risolvere i problemi.
Un problema esiste quando c’è un obiettivo che vuoi raggiungere, ma il processo per arrivarci non è lineare ed evidente perché ci sono ostacoli da superare. In altre parole, c’è qualcosa che vuoi che si verifichi nella tua vita, ma non sei immediatamente sicuro di come farlo accadere.
Forse desideri un rapporto migliore con il tuo partner o con un altro membro della famiglia, ma non sei sicuro di come migliorarlo. Oppure vuoi avviare un’attività imprenditoriale ma non sai quali passi compiere. Il problem solving aiuta a capire come realizzare questi desideri, superando piccoli e grandi dubbi e impedimenti.
Di fronte agli ostacoli della vita, infatti, hai due scelte davanti a te. Puoi essere un problem solver, ovvero una persona risoluta, che analizza i problemi e trova le soluzioni. Oppure, al contrario, un imbelle, ovvero un tipo che si ferma davanti agli ostacoli e rinuncia.
Metodologia del problem solving: quali sono le 6 fasi per la risoluzione dei problemi?
Le fasi fondamentali della risoluzione dei problemi sono perlopiù sei.
- Consapevolezza del problema. A volte le persone possono non essere consapevoli dei problemi che le circondano o dei loro comportamenti problematici. Il primo passo verso la soluzione di un problema è riconoscere che esiste.
- Percezione del problema. Il passo successivo per risolvere un problema è percepirlo nel modo giusto, ossia riconoscere la situazione o il comportamento come un problema.
- Disponibilità ad affrontare il problema. Successivamente, bisogna essere disposti ad affrontare il problema. Alcune persone sono in grado di percepire i problemi della loro vita, ma non sono disposte a fare qualcosa per cambiare.
- Volontà di risolvere il problema. Dopo aver percepito la volontà di affrontare il problema, bisogna anche essere disposti a fare ciò che è necessario per risolverlo. Sapere cosa è necessario fare e portare avanti le azioni sono due passi molto diversi.
- Analisi delle soluzioni. Una volta disposti a risolvere il problema e ad agire di conseguenza, è indispensabile trovare la strategia giusta. I problemi, spesso, hanno diverse possibili soluzioni ed è importante riuscire a capire qual è la migliore per te.
- Azione. Se hai la volontà di risolvere il problema e hai individuato la soluzione giusta, non ti resta che passare all’ultima fase: agire per superare definitamente l’ostacolo.

Problem solving skills: quali sono le abilità necessarie per risolvere efficacemente i problemi?
Spesso quella del problem solving è considerata un’unica abilità. Tuttavia per essere un buon problem solver, in realtà, è necessario possedere diverse skills. Se hai difficoltà a risolvere i problemi in modo efficace, prova a sviluppare queste abilità per ottenere risultati migliori.
- Comunicazione. Se il tempo lo consente, parlare del problema può aiutarti a individuare soluzioni a cui non si avevi pensato o a chiedere aiuto a qualcuno con più esperienza. Imparare a comunicare i problemi è un ottimo modo per ottenere una prospettiva diversa.
- Analisi. Comprendere a fondo un problema permette di formulare la soluzione migliore. Prova a guardare il problema da una prospettiva diversa o a raccogliere dati per creare la soluzione con le migliori possibilità di successo.
- Giudizio. Risolvere i problemi in modo efficace richiede una buona capacità di giudizio. Ad esempio, a volte la soluzione più semplice a breve termine è la peggiore a lungo termine. La valutazione di cosa sia più importante, è parte integrante della risoluzione del problema.
- Creatività. Le soluzioni ai problemi sono diverse come i problemi stessi. Trovare la soluzione giusta richiede spesso un pensiero creativo, soprattutto se si tratta di un problema mai affrontato prima.
- Decision making. L’azione è l’unico modo per mettere in atto una soluzione e la difficoltà a prendere decisioni può influire sulla tua capacità di risolvere i problemi.
2 tecniche di problem solving: come puoi migliorare nella risoluzione dei tuoi problemi?
Acquisire le abilità per migliorare le tue doti di problem solving può essere un percorso lungo che necessita molto impegno. Allora, nel frattempo, ecco due metodi che possono aiutarti subito a comprendere meglio il tuo problema e ispirarti a generare soluzioni più creative velocemente.
- Il metodo Kipling. Questa tecnica si concentra sulla formulazione di sei domande specifiche: cosa, dove, quando, come, perché e chi. Quando hai un problema definito, applica queste sei domande per ottenerne una migliore comprensione e aiutarti a trovare soluzioni più creative ed efficaci.
- Capovolgimento. Questo metodo di risoluzione dei problemi ti chiede di considerare i tuoi problemi da un altro punto di vista. Ad esempio, guarda un problema dalla prospettiva della paura e scrivi come ti senti. Poi guarda lo stesso problema dal punto di vista della speranza e scrivi come ti senti. Nota come il cambiamento di prospettiva può modificare i tuoi sentimenti nei confronti di un problema e fornirti un nuovo punto di vista per risolverlo.
Esempi di problem solving
A volte il modo più semplice per imparare un concetto è vederlo in azione. Considera, quindi, i seguenti esempi di problemi quotidiani e le diverse soluzioni adottate dalle persone.
Una cosa importante da ricordare è che di solito esistono numerosi modi di problem solving, motivo per cui troverai due soluzioni per ogni situazione.
E poi, nella vita reale, spesso è necessario più di un tentativo per trovare una soluzione efficace, quindi continua a provare finché non trovi l’approccio che funziona per te!
- Esempio di problema: Maria sta andando al lavoro per una riunione importante quando buca una gomma. Accosta con prudenza sul ciglio dell’autostrada per valutare le sue opzioni. Suo padre le ha insegnato a cambiare una gomma a terra qualche anno fa, ma lei non l’ha mai fatto da sola. Potrebbe farsi prendere dallo scoramento e piangere da sola in auto. Oppure…
Soluzione n. 1: Maria decide di affrontare il problema di petto e di cambiare la gomma da sola. Comunica al lavoro che potrebbe fare tardi, legge il manuale d’uso e riesce a cambiare la gomma da sola. Impiega un po’ di tempo ma non ha saltato la riunione e sa che la prossima volta sarà più veloce.
Soluzione n. 2: Maria decide di non sentirsi a suo agio nel cambiare un pneumatico sull’autostrada trafficata. Comunica al lavoro che salterà la riunione mattutina e chiama il fratello per farsi aiutare a cambiare lo pneumatico. Nel pomeriggio si fa aggiornare sulla riunione e recupera il lavoro che non ha fatto. - Esempio di problema: Angela si è impegnata in una nuova routine di allenamento per migliorare la sua forma fisica. È stata costante per due settimane ma poi le viene l’influenza e non può andare in palestra. Potrebbe andare in palestra malata e disperata peggiorando il suo stato di salute, ma anche rinunciare al suo obiettivo. Oppure…
Soluzione n. 1: Angela decide di modificare il suo allenamento con mini sessioni da 15 minuti nei giorni in cui è malata. In questo modo rispetta il suo impegno e permette al suo corpo di riposare.
Soluzione n. 2: Angela decide di non sentirsi abbastanza bene da alzarsi dal letto. Si prende cura del suo corpo bevendo molta acqua e riposando. Riprende serenamente la sua routine non appena si sente meglio e non si rimprovera per l’interruzione dell’allenamento. - Esempio di problema: Gianni ha preparato una presentazione digitale per l’esame finale di uno dei suoi corsi universitari. La tecnologia dell’aula è vecchia e non funziona in modo costante. Quando prova ad aprire la presentazione, il sistema gli restituisce un errore e non funziona. Potrebbe farsi prendere dal panico e rifiutarsi di fare la sua presentazione. Oppure…
Soluzione n. 1: Gianni era preparato a questa situazione perché ha visto quanto sia scadente la tecnologia in aula. Consegna copie stampate della sua presentazione al professore e alla classe.
Soluzione n. 2: Gianni decide di fare una presentazione orale invece di usare il materiale digitale. Utilizza gli appunti che aveva preparato per fare la presentazione senza l’ausilio delle diapositive.

Problem solving nel lavoro: quasi sono le frasi giuste per incorporare queste abilità e caratteristiche nel tuo curriculum?
Oggi le aziende richiedono sempre di più ai propri dipendenti e collaboratori di avere delle buone capacità di problem solving. Diventa importante, quindi evidenziare questa caratteristica nella propria candidatura ad un posto di lavoro, specialmente se è di tipo manageriale e implica l’assunzione di responsabilità.
Quindi, come mettere in risalto le tue abilità da risolutore di problemi? Sicuramente non basta scrivere problem solving nella sezione dedicata alle soft skills sul tuo curriculum. Quello che potresti fare è essere più specifico, indicando che tipo di problemi sei più bravo a risolvere.
Puoi anche utilizzare la lettera di presentazione per fare degli esempi concreti di come, le tue abilità hanno consentito l’efficace risoluzione di problematiche nelle tue passate esperienze di lavoro.
Insegnare il problem solving: come far acquisire queste abilità ai bambini con la didattica?
I problem solver esaminano tutti gli aspetti di un problema e sviluppano una soluzione che soddisfa al meglio tutte le parti. Quando gli si presenta una crisi, non si lasciano prendere dall’emotività. Vedono le sfide come opportunità di fare esperienza.
Sanno che ogni problema ha una soluzione e hanno fiducia in se stessi e nelle loro capacità di trovare il rimedio migliore.
La risoluzione rapida ed efficace dei problemi è un’abilità essenziale per la vita. Ed è per questo semplice (ma in realtà non banale) motivo che genitori e insegnanti dovrebbero coltivare questa abilità nei più piccoli. Per farlo, ci sono alcune attività di problem solving che si possono proporre agli studenti.
Il brainstorming su un argomento ne è uno. Fare degli elenchi relativi a una tematica può aiutare a capire meglio l’argomento e a migliorare le capacità di risoluzione dei problemi. Ad esempio, studiando un evento storico che non è andato come previsto è possibile fare un elenco dei modi in cui i protagonisti possono aver influenzato il risultato.
Oppure si possono creare dei giochi di ruolo, incoraggiando i ragazzi a creare circostanze che richiedono soluzioni innovative per stimolare la loro immaginazione. Ad esempio, uno scenario in cui un gruppo di scolari è bloccato su un’isola per tre giorni con poco cibo e acqua e deve costruirsi un riparo con gli oggetti trovati sull’isola.
Non dimentichiamo che i bambini che imparano a gestire le difficoltà senza ricorrere ad azioni avventate o violente eviteranno i conflitti in classe e nella vita quotidiana nel presente e nel futuro.
Inoltre, chi ha sviluppa buone doti di problem solving può anche essere più bravo a riconoscere lo scopo (o la mancanza di scopo) dietro i comportamenti degli altri. E poi, forse non c’è bisogno di ricordare che le capacità di problem solving sono preziose sul posto di lavoro.
Questi sono sicuramente degli ottimi motivi per cui ai bambini e ai ragazzi dovrebbe essere insegnato a diventare buoni problem solver, sia dai genitori che dagli insegnanti.
Ed è anche un ottimo motivo per cui noi adulti dovremmo cercare di migliorare ogni giorno il nostro approccio ai problemi, facendolo diventare più positivo ed efficace possibile.