Esistono casi in cui le persone rapinate hanno riferito di non ricordare nulla del momento in cui sono state derubate e per questo sospettano di essere state oggetto di ipnosi. Ma è davvero possibile?
Cerchiamo di capire se è plausibile utilizzare l’ipnosi a scopi malvagi come quello del furto.
Rapine con ipnosi: c’è più di una testimonianza, ma…
Una donna in Germania nel 2014 sosteneva di essere stata ipnotizzata fuori da un supermercato, di essere entrata in stato di trance e di essersi poi svegliata a casa dopo la rapina.
La notizia sui giornali tedeschi annunciava che “una coppia di ipnotizzatori” era ricercata dalla polizia dopo che una vittima aveva affermato di essere stata indotta in stato di trance prima di venire rapinata. La polizia aveva confermato che tutti i suoi gioielli e gli oggetti di valore erano scomparsi.
Anche se testimonianze come queste sono inusuali, non sono inedite. Nel 2008 in Italia è stato pubblicato un filmato di un uomo sospettato di ipnotizzare il personale dei supermercati per farsi consegnare i soldi dai loro registratori di cassa.
In tutti i casi, l’ultima cosa che lo staff ricorda è che il ladro si china e dice: “guardami negli occhi”, prima di trovare la cassa vuota.
In realtà utilizzare l’ipnosi per le rapine è insieme possibile e non possibile (e in questo articolo vedremo perché). Quello che probabilmente i rapinatori sono riusciti a fare è usare alcune tecniche comuni anche in alcune induzioni ipnotiche ma che semplicemente fanno riferimenti a delle azioni volte confondere i bersagli e distrarli, rendendoli incapaci di capire la situazione.
Questo crea quella che in gergo può essere definita come una “finestra ipnotica”: uno stato che dura qualche secondo in cui la mente del soggetto cerca un significato rispetto a ciò che sta vivendo e si attacca alla prima suggestione che gli viene fornita, reputandola vera.
Ma questo non vuol dire che i rapinatori fossero gli ipnotisti o che avessero studiato queste tecniche in una scuola di ipnosi: anzi molto probabilmente sono tecniche che molti borseggiatori utilizzano da sempre senza nemmeno sospettare abbiano qualcosa a che fare con l’ipnosi.
Su questo tema ci sono dei video interessanti e divertenti di alcuni esperimenti fatti da Derren Brown, un noto mentalista televisivo inglese, che dimostra cose incredibili (tenendo conto però che ciò che viene mostrato nei suoi video sono solo i casi in cui l’esperimento funziona).
Questo è un tema molto affascinante che descrive un fenomeno ipnotico, ma che non parla dell’ipnosi e certo non dimostra la sua pericolosità.
Sfatiamo un falso mito: non è pericolosa
C’è un certo fascino gotico e inquietante nell’idea che uno sconosciuto ipnotizzatore possa chiedere a qualcuno di fissare profondamente i suoi occhi o di seguire un orologio da tasca che ondeggia in modo seducente e di ascoltarlo contare all’indietro verso una trance ipnotica.
In alcuni casi di ipnosi da strada può anche avvenire ma sempre con il consenso del soggetto e per puro divertimento.
Un esempio interessante può essere trovato in questo video che ti insegna come poter imparare alcune tecniche divertenti di ipnosi rapida da sperimentare con amici (e anche sconosciuti). Questo sempre restando nei limiti della legalità e del buon senso: ma ciò vale per tutto, anche per un coltello da cucina.
E’ chiaro che l’ipnosi è un fenomeno psicologico ampiamente frainteso, soprattutto a causa delle sue rappresentazioni della cultura popolare e dei film.
Un recente sondaggio ha dimostrato che l’opinione pubblica è in sintonia con la rappresentazione dell‘ipnosi fatta dai media: il 77% degli studenti universitari ha approvato l’affermazione secondo cui “l’ipnosi è uno stato alterato di coscienza, molto diverso dalla normale coscienza di veglia”.
Questo in realtà è vero e la scienza lo dimostra: lo stato ipnotico è uno stato di mantenimento di un’attivazione di passaggio tra la veglia e il sonno.
Chiunque abbia pratica o abilità nell’ipnosi potrebbe facilmente dedicarsi a una vita criminale entrando in una banca, lanciando uno sguardo ipnotico a un cassiere e prendendo tutto quello che vuole.
Occorre sottolineare, quindi, che quando si viene ipnotizzati:
- Si può andare molto in profondità e avere delle amnesie. A seconda del grado di fiducia che si sviluppa con l’ipnotista ci si può lasciare completamente andare e poi non ricordare i dettagli di ciò che l’ipnotista ha detto: le suggestioni più potenti e benefiche sono quelle che la mente conscia non ricorda ma che poi hanno un effetto diretto sui comportamenti, le competenze e le convinzioni desiderate.
- E’ bene scegliere un ipnotista qualificato (psicologo e psicoterapeuta). L’ipnotista nel suo ruolo ha un grande potere sul soggetto che a lui si affida. Per questo è importante verificare le sue qualifiche e la sua credibilità prima di intraprendere qualunque percorso. Le suggestioni che utilizzerà devono tenere conto del profilo psicologico del soggetto e dei suoi obiettivi e non essere mai in contrasto con i suoi valori profondi e il suo equilibrio personale.
- Si può cadere in un sonno profondo. Durante l’ipnosi si può cadere in un sonno profondo e riposante mai provato prima. Come se la mente si spegnesse totalmente producendo un senso di pace e quiete profonde.

Il significato dell’ipnosi e il ruolo nella terapia da Freud ad oggi
L’ipnosi può essere utilizzata per molte finalità: certo siamo i primi a riconoscerne il grande potere e sconsigliamo qualsiasi uso non solo criminale ovviamente (!) ma anche qualsiasi utilizzo che possa causare disagi o imbarazzi ai soggetti ipnotizzati.
L’ipnosi è poco conosciuta in Italia: (solo il 3% delle scuole di psicoterapia in Italia sono ad indirizzo ipnotico e nel corso di laurea in psicologia non si fa quasi mai riferimento a questa tecnica molto potente).
Questo è un peccato, visto il ruolo importante e fondamentale che può avere in psicoterapia. L’ipnosi consente infatti di bypassare la mente conscia e razionale, andando direttamente a dialogare con la parte inconscia del soggetto dove risiedono grand parte dei problemi e delle soluzioni dei pazienti.
Sigmund Freud, il padre fondatore della psicoanalisi, affermava che “non c’è effetto senza causa e la causa è di solito profondamente nascosta alla mente cosciente“. Freud sapeva che quando le persone hanno un problema c’è sempre una causa nascosta legata a quel problema.
In altre parole, sapeva che per risolvere i conflitti interiori bisogna tornare indietro e nel profondo della mente e trovarne la causa. Per questo il primo metodo utilizzato da Freud fu proprio l’ipnosi classica, per poi passare a quella che oggi potrebbe essere descritta come una tecnica di ipnosi conversazionale: la psicanalisi.
L’ipnosi è uno stato di concentrazione e di attenzione elevata. Guidati da un ipnotista che sia anche psicologo e psicoterapeuta, l’ipnosi permette di essere più aperti ai suggerimenti per apportare cambiamenti salutari alle proprie percezioni, sensazioni, emozioni, ricordi, pensieri o comportamenti.
Milton Erickson definiva l’ipnosi semplicemente come “comunicazione” e come “concentrazione esclusiva sui propri pensieri, valori, ricordi e convinzioni sulla vita”. Lo stato di trance rende la persona molto più rilassata e sensibile alle suggestioni esterne che finiscono per introdurre cambiamenti comportamentali.
E bisogna sottolineare, ancora una volta, che si tratta di una procedura completamente sicura in cui la persona ipnotizzata, guidata da un professionista esperto può ottenere risultati in un decimo del tempo rispetto ad altre forme di psicoterapia.
5 tipi di ipnosi: regressiva, eriksoniana, auto ipnosi ed altre tecniche
Esistono molti tipi di tecniche di ipnosi:
- Ipnosi classica. Si tratta della forma “tradizionale” di ipnoterapia più comunemente praticata, anche detta ipnosi direttiva. In una sessione di ipnoterapia classica, la persona viene prima messa in uno stato di concentrazione profonda. In seguito, le vengono impartiti comandi diretti o suggestioni esterne per manifestare e introdurre cambiamenti positivi nella sua mente.
L’ipnoterapia classica è molto efficace per eliminare abitudini malsane, come ad esempio quella del fumo, e superare problemi di fiducia in se stessi, fobie e immagini di sé e del proprio corpo, come nel caso della dismorfofobia. Questa tecnica di ipnosi è efficace anche nel trattamento di diverse condizioni mediche, soprattutto per quanto riguarda il percorso di perdita di peso.
- Ipnoterapia Ericksoniana. Comunemente nota come ipnoterapia conversazionale (o ipnosi indiretta), l’ipnoterapia Ericksoniana è diversa dall’ipnosi direttiva ed è uno strumento attualmente molto utilizzato dagli ipnoterapeuti professionisti. Questa tecnica è stata formulata e introdotta dall’ipnoterapeuta Milton Erikson e da lui prende il nome. Uno dei punti di forza di questa tecnica è il fatto che essa si basa sulla scelta, le risorse e le opportunità. L’ipnosi ericksoniana utilizza elementi come le metafore, la narrazione e le suggestioni indirette, invece di utilizzare suggestioni dirette come nell’ipnoterapia classica.
Questa tecnica è stata elaborata per produrre uno stile permissivo di ipnoterapia che utilizza il concetto di suggestione indiretta. È molto efficace nelle persone che mostrano resistenza alle suggestioni dirette. Poiché la nostra mente subconscia è meno propensa a resistere a una suggestione indiretta, la interiorizziamo e la sedimentiamo meglio nella nostra mente, mostrando così risultati tangibili.
- Ipnosi regressiva. Questo tipo di ipnosi il passato della persona ipnotizzata, ricercando momenti traumatici o di passaggio che devono essere ancora elaborati. Nell’accezione più moderna l’ipnosi regressiva si riferisce ad un viaggio indietro nel tempo del soggetto che conduce fino alle “vite precedenti”. Questa esplorazione a volte riesce a fornire delle spiegazioni al soggetto riguardo suoi comportamenti nel presente. L’importante è che il professionista interpreti questa esplorazione come un viaggio simbolico e non effettivo, in modo da non indurre strane credenze nei suoi pazienti.
- Ipnosi focalizzata sulle soluzioni. Questa pur non essendo una specifica tipologia di ipnosi è un tipo di approccio che ha aperto la via a tutti gli altri approcci orientati alle risorse interiori del soggetto: lo stesso ingresso in uno stato ipnotico è di per sé curativo e permette al soggetto di attingere a risorse già presenti dentro di sé.
L‘ipnosi focalizzata sulle soluzioni mira all’obiettivo futuro che si desidera ottenere. A differenza dell’ipnoterapia regressiva, che si concentra molto sulla ricerca delle cause, questa è semplicemente incentrata alla ricerca di soluzioni. L’ipnoterapia incentrata sulle soluzioni funge da facilitatore. Come spiegato in numerose riviste scientifiche, il nostro cervello può rielaborare la memoria riscrivendo le strutture proteiche che formano quel particolare ricordo. L’ipnosi facilita questo processo.
- Autoipnosi. L’autoipnosi è l’opzione più flessibile tra tutte, soprattutto perché è indipendente da un professionista e si può fare comodamente da soli. Tuttavia, essere in grado di praticare l’autoipnosi può richiedere studio e applicazione da parte del soggetto, ma anche la formazione da parte di un professionista.
Uno dei motivi principali per cui l’autoipnosi è un processo che richiede molto tempo è che non c’è un facilitatore. Come per l’ipnoterapia classica, con l’autoipnosi una persona deve mettersi in uno stato di trance e di profonda concentrazione, dopodiché vengono dati suggerimenti alla mente subconscia per indurre cambiamenti comportamentali in base agli obiettivi.

Ipnosi: cosa guarisce? Funziona per dormire e per dimagrire?
È importante ricordare che l’ipnosi non è una pratica magica, quindi non bisogna intraprendere un ciclo di sedute di ipnoterapia per dimagrire pensando di iniziare istantaneamente a perdere chili con uno schiocco di dita. E neanche iniziare a praticare l’autoipnosi per dormire pensando che si riesca da subito ad ottenere dei risultati soddisfacenti.
L’ipnosi è uno strumento che può aiutare a rompere gli schemi di pensiero che impediscono di sviluppare abitudini più sane. Sono questi cambiamenti nello stile di vita che porteranno a raggiungere degli obiettivi nel tempo, come ad esempio la perdita di peso.
La maggior parte delle persone che si avvicinano all’ipnoterapia, in fondo, è composta da persone che si stanno già preparando ad apportare modifiche al proprio stile di vita, come per quanto riguarda le scelte alimentari oppure la frequentazione di una palestra o la pratica del jogging. L’ipnosi ha sicuramente il potere di rendere questo processo più facile, efficace, e perché no, anche molto più veloce.
La psicologia assicura: le rapine non sono tra gli effetti collaterali dell’ipnosi!
La psicologia afferma che l’ipnosi è uno speciale stato di coscienza alterato, ma certo non ha alcun collegamento diretto con le rapine o altri crimini.
L‘ipnosi da palcoscenico, come quella che si vede negli spettacoli comici di Las Vegas, dove gli spettatori salgono sul palco e fingono di essere polli o di trovarsi in situazioni imbarazzanti, non ha niente a che fare con l’ipnosi clinica, ma piuttosto è una combinazione di spettacolo e comicità partecipativa.
Esistono prove scientifiche, invece, che l’ipnoterapia può essere utile per affrontare alcuni problemi legati al comportamento, come smettere di fumare o perdere peso, ma anche per raggiungere obiettivi di lavoro e di successo.
L’ipnosi, quindi, è una pratica molto seria, che ha lo scopo di migliorare la vita della persona che viene ipnotizzata, sciogliendo dei blocchi dovuti ad un passato nascosto nell’inconscio, oppure rompendo vecchi, consolidati ma deleteri schemi di pensiero.
Allora perché, ci si potrebbe chiedere, alcune persone sostengono di essere state vittime di rapine con ipnosi?
Non è chiaro perché qualcuno dovrebbe credere o supporre di essere stato indotto in trance ipnotica quando non è così, però si può supporre che tale convinzione sia dovuta alla perdita di memoria o alla confusione provocata da abili truffatori, ma non c’è motivo di temere dei terribili banditi ipnotisti!