Quello di resilienza è un concetto di cui si è parlato molto negli ultimi anni. Il lockdown, le restrizioni e gli obblighi a cui siamo stati tutti sottoposti ci hanno messo di fronte alle stesse problematiche come l’isolamento, la solitudine e la paura della malattia. La resilienza è esattamente questo: la capacità di affrontare le avversità che la vita ci pone davanti e trovare il modo di riprendersi.
Al di là della pandemia, la vita ci propone continuamente nuove sfide. Situazioni che ci causano dolore, paura e più in generale circostanze problematiche dalle quali dobbiamo trovare il modo di uscire. Le persone dotate di resilienza mentale ed emotiva sono in grado di utilizzare le proprie capacità e i propri punti di forza per rispondere a queste sfide.
Tipi di resilienza: fisica, mentale, emotiva e sociale
Esistono diversi tipi di resilienza, ognuno dei quali può influenzare la capacità di una persona di far fronte a varie forme di stress.
Per resilienza fisica ci si riferisce al modo in cui l’organismo affronta i cambiamenti e si riprende dalle sollecitazioni fisiche, dalle malattie e dalle lesioni. Le ricerche suggeriscono che questo tipo di resilienza svolge un ruolo importante per la salute.
Influisce sul modo in cui le persone invecchiano e si riprendono dallo stress fisico e dalle patologie. La resilienza fisica può essere migliorata facendo scelte di vita sane: dormire a sufficienza, mangiare bene e fare regolare esercizio fisico sono alcuni dei modi per rafforzare questo tipo di resilienza.
La resilienza mentale è la capacità di una persona di adattarsi al cambiamento e all’incertezza. Le persone che possiedono questo tipo di resilienza sono flessibili e calme nei momenti di crisi. Usano la forza mentale per risolvere i problemi, andare avanti e rimanere fiduciosi anche quando devono affrontare delle battute d’arresto.
La resilienza emotiva consiste invece nella capacità di regolare le emozioni nei momenti di stress. Le persone resilienti sono consapevoli delle proprie reazioni emotive e tendono ad essere in contatto con la propria vita interiore.
Per questo motivo sono anche in grado di calmare la mente e gestire le emozioni quando affrontano esperienze negative.
Questo tipo di resilienza, ovviamente, può essere di grande aiuto anche a mantenere un senso di ottimismo nei momenti difficili: chi è dotato di una grande resilienza emotiva, è consapevole che le avversità e le relative emozioni negative, come la tristezza o la paura, non dureranno per sempre.
Andando al di là del singolo individuo, poi, c’è la resilienza sociale, quella propria di una comunità. Si tratta della capacità dei gruppi di riprendersi da situazioni difficili ed implica che le persone si mettano in contatto le une con le altre e lavorino insieme per risolvere i problemi che le riguardano individualmente e collettivamente. Proprio come accade con le persone, ci sono comunità più resilienti di altre.
La resilienza in psicologia: facciamo degli esempi
La resilienza in psicologia, quindi, è la capacità di affrontare e superare le avversità della vita facendo leva su se stessi. Per comprendere meglio di cosa stiamo parlando possiamo fare degli esempi concreti.
La morte di una persona cara, il divorzio, la malattia, la perdita del lavoro, i disastri naturali, i problemi finanziari sono solo alcune delle situazioni che ci può capitare di dover affrontare nella vita. Invece di cadere nella disperazione o di nascondersi dai problemi utilizzando strategie di coping malsane, le persone resilienti affrontano le difficoltà della vita a testa alta.
Ma attenzione, le persone resilienti non provano meno angoscia, meno dolore o meno ansia di altre. Però sono in grado di mettere in atto strategie di coping per gestire le difficoltà in modi che favoriscono la forza e la crescita. Questo atteggiamento, infatti, oltre a farle emergere dalle avversità, spesso le rende più forti di prima perché più consapevoli della propria forza.

6 segnali di resilienza
Ora che è chiaro cos’è la resilienza, probabilmente vorresti capire se sei una persona resiliente, oppure se lo sono i tuoi figli o il tuo partner. Le persone resilienti, in effetti, presentano spesso una serie di caratteristiche che le aiutano a superare le sfide della vita.
- Una mentalità da sopravvissuto. Quando le persone sono resilienti, dopo aver superato una serie di avversità, si considerano dei sopravvissuti perché hanno acquisito la consapevolezza della propria forza. Sanno, quindi, che anche quando le cose diventano difficili possono farcela.
- Regolazione emotiva efficace. Una delle caratteristiche principali di una persona resiliente è la capacità di gestire le emozioni di fronte allo stress. Questo non significa che le persone resilienti non provino emozioni negative come rabbia, tristezza o paura ma semplicemente che riconoscono questi sentimenti e riescono a gestirli perché sanno che sono temporanei.
- Forte locus of control interno. Le persone resilienti sono consapevoli del fatto che le loro azioni possono avere un ruolo importante per l’esito degli eventi. Ciò contribuisce in modo determinante a farle restare calme di fronte alle avversità e a farle concentrare sulla soluzione.
- Problem solving. Quando si trovano di fronte a dei problemi, le persone resilienti non si lasciano andare alla disperazione ma analizzano la situazione in modo razionale e cercano di trovare le soluzioni per risolverli.
- Auto compassione. Un altro segno di resilienza è l’auto-accettazione e l’auto-compassione. Le persone resilienti si trattano con gentilezza, soprattutto quando le cose sono difficili. Sono consapevoli dei loro difetti e cercano di superarli senza condannarsi. Inoltre si coccolano, si premiano, soprattutto se stanno attraversando un momento complesso.
- Sostegno sociale. Avere una solida rete di supporto è un altro segnale di resilienza. Le persone resilienti riconoscono l’importanza del sostegno sociale e sanno quando è arrivato il momento di chiedere aiuto.
L’etimologia di resilienza e il suo opposto
Da cosa deriva la parola resilienza? La sua etimologia viene individuata nel termine latino “resalio”, inteso come risalire, risaltare, iterativo di “salio”. Un collegamento suggestivo tra questo verbo e il concetto di resilienza è il gesto di risalire sull’imbarcazione capovolta dalle onde del mare.
Quest’immagine, infatti, rappresenta simbolicamente molto bene il concetto di resilienza. Una persona resiliente anche se cade giù dalla barca a causa di una tempesta (le avversità che sconvolgono la vita), trova il modo di risalire, si mette in salvo e prosegue la sua navigazione.
Un altro fatto interessante è che il termine resilienza sia stato originariamente utilizzato in metallurgia, in riferimento alla capacità di un metallo di resistere alle forze esterne. Per un metallo la resilienza è l’opposto della fragilità.
Il concetto è simile in psicologia: la persona resiliente, che fronteggia in maniera efficace le difficoltà continuando a perseguire i suoi obiettivi, è il contrario di una facilmente vulnerabile che si arrende di fronte alle avversità. O che si lascia andare alla deriva in balia della corrente, se vogliamo utilizzare l’immagine precedente.
Non esiste un sinonimo di resilienza
Quello di resilienza è un concetto piuttosto complesso e per questo è possibile affermare che non
esiste un sinonimo del termine in grado di catturarne tutte le sfumature.
Se è vero, quindi, che fragilità o vulnerabilità di fronte alle avversità della vita, possono costituire in un certo senso, l’opposto della resilienza, i termini solidità o robustezza, invece, non possono rappresentare dei sinonimi perché non riescono a catturarne la complessità.
Una persona resiliente, infatti, non necessariamente si oppone duramente alle avversità ma a seconda delle situazioni comprende come affrontarle in modo diverso. A volte potrà essere necessario essere flessibili e trovare soluzioni creative ai problemi, altre volte si dovrà solamente assorbire il colpo, accettare le delusioni e andare avanti.
Insomma una persona resiliente non è solo una persona solida, quindi capace di resistere alle avversità esterne, recuperando l’equilibrio psicologico grazie alle sue risorse interiori. Una persona resiliente sa anche reagire a quelle avversità e trarne uno slancio per crescere e migliorarsi.
La resilienza naturale
Alcune persone sono naturalmente resilienti, con tratti di personalità che le aiutano a rimanere imperturbabili di fronte ai problemi.
Questi comportamenti non sono solo innati, però, ma il risultato di una serie complessa di caratteristiche interne ed esterne, tra cui la genetica, la forma fisica, la salute mentale e l’ambiente. Il supporto sociale, infatti, è una variabile che contribuisce alla resilienza: le persone mentalmente forti tendono ad avere il sostegno della famiglia e degli amici che le aiutano a sostenersi nei momenti di difficoltà.
In psicologia si ritiene, in generale, che le persone resilienti siano in grado di gestire meglio le avversità e di ricostruire la propria vita subito dopo. Affrontare un cambiamento o perdere qualcuno sono esperienze che prima o poi tutti sperimentano nella vita.
Alcune di queste sfide possono essere relativamente piccole (per esempio non essere ammessi a un corso oppure essere licenziati), mentre altre possono essere molto più grandi (come ad esempio una calamità naturale che spazza via la propria casa o essere coinvolti in un attacco terroristico). La resilienza non elimina lo stress né cancella le difficoltà, ma è la capacità di elaborare queste esperienze negative e i sentimenti che ci provocano, e di riprendersi.
Gli individui che mancano di resilienza, invece, vengono sopraffatti da questi traumi. Possono rimuginare sui problemi e utilizzare meccanismi di coping poco utili per affrontarli. E la delusione e il fallimento possono spingerli a comportamenti malsani, distruttivi o addirittura pericolosi.
Bisogna sottolineare, inoltre, che anche le persone naturalmente resilienti possono aver bisogno di aiuto ad affrontare delle problematiche, prima o poi. Maturare la consapevolezza di non riuscire a gestire un problema nel modo giusto e sapere quando chiedere un aiuto psicologico è parte dell’essere resilienti.

Diventare più resilienti si può
Fortunatamente la resilienza è qualcosa che le persone possono costruire. .
- Riformulare i pensieri negativi. Molte persone, di fronte alle situazioni negative tendono a disperarsi e a considerare le avversità come insormontabili.
Le persone resilienti, invece, riescono a guardare alle situazioni negative in modo realistico, ma senza attribuire inutili colpe o rimuginare su ciò che non è in loro potere cambiare.
Quindi è importante allenarsi a riformulare i pensieri negativi in modo da cercare modi costruttivi per affrontare i problemi. Ad esempio concentrarsi sulle cose positive che si possono fare è un ottimo modo per uscire da una mentalità negativa. - Cercare aiuto. Certamente parlare delle difficoltà della vita non le fa sparire, ma condividerle con un amico o una persona cara può aiutarci a sentirci meno soli e più forti. Questo può favorire lo sviluppo della resilienza.
Il confronto con gli altri può anche aiutare le persone a comprendere le sfide che stanno affrontando e a trovare nuove idee per gestirle. - Focalizzarsi su ciò che si può controllare. Quando ci si trova di fronte a un momento di crisi è facile farsi sopraffare dalle cose che vanno oltre il nostro controllo.
Invece di desiderare invano di tornare indietro nel tempo e cambiare le cose, è utile concentrarsi su ciò su cui possiamo avere un impatto diretto. Per quanto piccole possano essere, queste azioni positive possono migliorare il senso di controllo e di resilienza. - Padroneggiare tecniche di gestione dello stress. Avere efficaci strategie di gestione dello stress è importante per aumentare la propria resilienza generale.
Si tratta sia di comportamenti che aiutano la salute generale, come le buone abitudini, che di azioni specifiche da intraprendere nei momenti di stress, come ad esempio gli esercizi di respirazione diaframmatica e il rilassamento muscolare progressivo.
In sintesi sulla resilienza
Il livello di resilienza determina la capacità di affrontare le sfide personali da una posizione di forza
e di crescita.
Esistono diversi fattori che svolgono un ruolo essenziale nella resilienza, ad esempio la regolazione emotiva, il locus of control interno, il problem solving e il supporto sociale.
Questi fattori interagiscono per consentire alle persone di sentirsi sicure delle proprie capacità di affrontare i problemi, di fare piani realistici per affrontarli, di gestire le reazioni emotive di fronte allo stress e di cercare il sostegno e l’assistenza di cui hanno bisogno nei momenti di crisi.
È possibile diventare più resilienti nel corso della nostra vita ma bisogna lavorare sul modo in cui si affrontano le avversità e soprattutto imparare ad indirizzare in modo positivo i pensieri e le azioni nei momenti di maggiore difficoltà.